Migliorare la qualità delle superfici curve in Archicad

Questo è un articolo di approfondimento su ArchiCAD, scritto da 3dita.
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Oggi mi sono ritrovato a lavorare con lo strumento Volta in ArchiCAD. E’ uno strumento molto versatile, che permette di realizzare superfici estruse con profili complessi… spesso però la qualità della superficie prodotta dallo strumento non è di alta qualità, se si usano le impostazioni standard del programma: ci si ritrova ad avere spesso a che fare con curve troppo spezzettate, che quindi sia in sezione che nel render daranno problemi di visualizzazione. Faccio un esempio: se dalla barra strumenti attivo lo strumento falda, e poi scelgo l’opzione volta

Lo strumento volta di ArchiCAD

Posso andare a disegnare una volta a botte con pochi click, ma il risultato sarà una superficie molto faccettata:

volta

C’è un modo per migliorare la qualità della superficie curva? Ovviamente sì: basta andare a giocare con le opzioni della Bacchetta Magica.

Lo strumento Bacchetta Magica, che in ArchiCAD viene invocato dalla Barra Spaziatrice, ha varie funzioni di interattività, tra cui il trasformare automaticamente linee in muri e solai tridimensionali. In generale però, le opzioni di questo strumento regolano tutte quelle trasformazioni automatiche che avvengono all’interno di di ArchiCAD. Questo va dalla creazione di cupole, alla approssimazione della curva nei Profili Complessi, dall’andamento di un muro curvo fino alla qualità della superficie di una volta creata con lo strumento apposito.

Per accedere a queste impostazioni basta cliccare sul menù opzioni e selezionare “Settaggi Bacchetta Magica”: si aprirà questa finestra di dialogo

La finestra settaggi Bacchetta Magica

in cui si possono vedere le impostazioni di default per la Bacchetta Magica. L’opzione deviazione dalla curva attivata, genera la volta vista in precedenza

il risultato alla conferma del comando

Ecco perché, quando si dà la conferma al profilo, nello strumento Volta, la curva che prima era buona, ora risulta spezzata in pochi elementi.

Se invece imposto come criterio la lunghezza del segmento, otterrò sicuramente risultati migliori. Ad esempio posso imporre che ogni segmento lungo la curva abbia una lunghezza di 25 centimetri

settaggi

Attenzione: bisogna abilitare la scelta, non basta scrivere il valore!

Ora la volta che ottengo ha un aspetto decisamente migliore:

Volta Liscia

Una volta eseguita l’operazione, è bene far tornare i settaggi della Bacchetta Magica a quelli di default. Questo perché il cambiamento dei settaggi è globale, e interessa ogni operazione successiva alla modifica effettuata.

Bisogna anche considerare che più facce di un solido implicano un modello più complesso e quindi più pesante da far gestire al proprio computer, per questo curve con questa definizione vengono usate solo quando l’oggetto da renderizzare è in primo piano. In ogni altro caso, i settaggi di default saranno sufficienti.

Ecco anche perché molti oggetti di libreria di ArchiCAD hanno un parametro che si chiama “Risoluzione”, che può essere alzato o abbassato. Più alto il valore, migliore la qualità del modello, ma anche più pesante il file!

Spero che abbiate trovato utile questo approfondimento, e siete di liberi di farmi altre domande sull’argomento, oppure aggiungere qualcosa a queste note.

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Sketchup: Disegnare una volta a crociera e una volta a padiglione su pianta irregolare

In questo articolo pubblichiamo 2 brevi videotutorial che spiegano come realizzare una volta a crociera oppure una volta a padiglione su pianta irregolare con Sketchup.
In ciascun video sono illustrati due differenti approcci al problema geometrico.

Infatti, per definizione la volta a padiglione ha le caratteristiche della volta cilindrica.
Ovvero il nome “a padiglione” è riservato alla volta su pianta quadrata ed è generata dall’intersezione allo stesso livello ed ad angolo retto di due volte cilindriche identiche.
Limitando le superfici alle parti comprese fra le linee d’intersezione (asportando il resto) si ottiene la volta a padiglione. Se al contrario si considerano le parti prima asportate, allora si ottiene la volta a crociera.
Seguendo le regole di geometria descrittiva è facile realizzare entrambi le volte regolari grazie alle booleane di Sketchup (Solid Tools).
solid tools sketchup

Nel caso di muri perimetrali a pianta irregolare, invece la regola non vale più perché vengono meno le condizioni di ortogonalità dei semicilindri generatori identici, e se (come nel caso che ti sottoponiamo) per giunta la volta è ribassata, allora si aggiunge all’equazione un’altra variabile.

Per questo abbiamo individuato due possibili tecniche per realizzare entrambe le volte (a padiglione e a crociera) impostate su pianta irregolare.
La prima tecnica procede per approssimazione, mediante la costruzione degli archi che intercettano i punti significativi del perimetro e dell’altezza totale della volta.
Per questa tecnica abbiamo usato uno dei tanti plugin gratuiti disponibili per operazioni complesse su curve 3D, si tratta di  “Curviloft” realizzato da Freedo, lo puoi trovare su Sketchucation a questo indirizzo.
curviloft plugin

Un’altra tecnica prevede la deformazione plastica di una volta regolare affinché si adatti perfettamente ad uana pianta con muri disallineati.
Questa seconda tecnica richiede l’utilizzo di un altro plugin (un modificare FFD) che permette con i suoi punti di controllo di realizzare la deformata della volta regolare di partenza. Il plugin FFD lo scaricate direttamente da QUI

Un altro plugin che abbiamo utilizzato in questi video e utilissimo in tante occasioni è il FreedoScale (un tool con gli “Steroidi” per scalare gli oggetti con molteplici funzioni). Lo trovate QUI
freedo scale

video

volta_a_crociera_post_video

volta_a_crociera_post_video

Ecco il secondo video relativo alla costruzione della volta a padiglione su pianta irregolare e sesto ribassato.

volta_a_padiglione_video

volta_a_padiglione_video

Speriamo che tu abbia trovato utili questi suggerimenti e che abbia scoperto come un problema geometrico possa risolversi con qualunque software, purché si utilizzino gli strumenti giusti.

A presto con i prossimi tutorial!

STAFF 3DITA

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    Tutorial – Sketchup – Shape Bender Plugin

    A volte ottenere forme complesse è più semplice di quanto si creda, guardate il nostro tutorial su Shape Bender per Sketchup per scoprire di più!

    Per scaricare Shape Bender clicca qui

    Per istruzioni su come installare il plugin, visualizza il nostro tutorial sull’argomento!

    Sbizzarritevi a deformare tutto ciò che volete: aspettiamo i vostri commenti e, se volete, alcuni esempi di come avete usato lo strumento!

    Come installare i Plugin su Sketchup 2014 e 2015 – Video Tutorial Gratuiti!

    Per semplificare la vita ai tanti utenti Sketchup che non riescono più ad aggiungere Plugin al programma, abbiamo preparato due video che mostrano le varie procedure, sia in ambiente Windows che in ambiente Mac.

    Installazione Plugin su Windows

    Installazione Plugin su Mac

    Plugin da scaricare:

    Plugin Specchia (Mirror)

    Plugin Rettangolo Ruotato

    Segnalazione App per iphone e ipad – My Measures

    Quest’oggi parliamo di una applicazione per iphone abbastanza cara – costa infatti 4,99 $ – ma di sicura utilità per tutti i professionisti che devono prendere un appunto veloce di alcune misure su un cantiere. My measures infatti fa proprio quello che vedete nella immagine: si scatta la foto e si appuntano le misure dell’oggetto, direttamente sull’oggetto, con la possibilità poi di condividere con colleghi e amici le informazioni.

    Per maggiori informazioni: My Measures su Itunes Store

    Erba realistica in un render con Photoshop

    Nei render architettonici, uno degli effetti più complicati da ottenere è quello di un prato di erba realistico. Un prato, per intenderci, che mostri i fili di erba a ridosso degli elementi costruttivi che esso circonda.

    Osservate l’esempio nella figura seguente:

    Clicca sull’immagine per ingrandire

    In questo pezzetto di render, materiali e luce sono stati impostati correttamente, ma il piano del prato si interrompe in maniera troppo improvvisa contro la verticale del muro. In questo momento l’aspetto è quello di un tappeto, o di un foglio di carta con la tessitura del prato spalmata sopra.

    L’aspetto più corretto, in questa figura, dovrebbe essere questo:

    Clicca sull’immagine per ingrandire

    E’ possibile ottenere questo effetto in due modi, prima di fare il render, nel programma di modellazione, oppure dopo, modificando l’immagine finale. La prima soluzione però comporta tempi di calcolo molto elevati, perché costringe ad usare uno strumento che si chiama Displacement che dà spesso ottimi risultati nel rendere il rilievo delle superfici, ma richiede moltissime risorse alla macchina che sta facendo il render. Usando il displacement si passa facilmente da qualche minuto di calcolo a qualche ora. E’ naturale voler trovare una soluzione alternativa che dia un risultato simile in meno tempo.

    Vediamo allora i passi che seguo con Photoshop, per ottenere un bel prato realistico. Una volta aperta l’immagine nel programma, creo subito un nuovo livello vuoto, al di sopra dello sfondo.

    Dal menù Livelli, devo cliccare sulla prima voce “Nuovo…” e poi “Livello”, chiamo il nuovo livello “Erba1” e clicco su ok.

    In alternativa ai menù posso usare la scorciatoia Ctrl+Shift+N che richiama la stessa finestra di dialogo.

    Ora attivo lo strumento Timbro e mi assicuro prima di tutto che alla voce “Campionatura” sia attivo “Liv Att-Sott”.

    Questa opzione mi permette di prelevare i pixel dal livello originale e copiarli su quello superiore. In questo modo non vado a toccare l’immagine di partenza.

    Prima di partire con il timbro però, devo impostare il giusto pennello per ottenere l’erba. Dal menù “Finestra” seleziono Pennelli e si apre una finestra simile a questa:

    Dove già si vede il pennello che userò: in basso a destra c’è un pennello a forma di ciuffo d’erba, con la dimensione 134. Lo seleziono e mi porto sull’immagine e vedo che c’è un altro problema: il pennello è troppo grande.

    Clicca sull’immagine per ingrandire

    Riduco allora la dimensione del pennello. Per questa immagine dovrebbe andare bene una dimensione di 35. Ora tutto è pronto, e posso cominciare a realizzare i fili d’erba! Metto il cursore col pennello sull’erba in ombra, tengo premuto ALT sulla tastiera, e clicco: in questo modo ho prelevato i campioni di colore del prato dal livello originale.

    Se ora comincio a spennellare sulla linea di separazione tra prato e muro, vedrò che i fili d’erba vengono disegnati con lo stesso colore del prato! Non devo essere troppo preciso nello spennellare, perché il bordo dell’erba deve essere un po’ irregolare. In più se sbaglio a prelevare delle zone, ad esempio dalla parte illuminata, posso sempre cancellare, perché sto disegnando  su un livello diverso dall’originale.

    Ecco una fase intermedia, in cui si vede la differenza tra la parte trattata, a sinistra, con quella ancora da fare, a destra.

    Clicca sull’immagine per ingrandire

    Ora ho finito la parte in ombra, ma devo ancora trattare la linea d’ombra dell’edificio sul prato. E’ qui che si distingue la sensibilità di chi ritocca un render finito, perché per ora il risultato va già bene, ma manca un importante dettaglio: la parte di prato soleggiata deve coprire un po’ la linea d’ombra, altrimenti quel profilo così netto svela che il prato è soltanto un piano.

    Devo quindi creare un nuovo livello, al di sotto di erba1 che chiamerò per semplicità erba2, e seguo la stessa procedura del timbro clone usata prima, clonando però la parte soleggiata. Una volta aggiunto questi fili d’erba, l’aspetto complessivo migliora drasticamente:

    Clicca sull’immagine per ingrandire

    Ora il prato ha un aspetto completamente realistico e può essere scambiato per una vera e propria foto! Magari si può continuare ad aggiungere dettagli, come delle piccole margherite, o delle piccole toppe di zona diversa per rendere la superficie meno omogenea, ma il risultato di base è completo, ed è stato ottenuto in una frazione del tempo necessario a ottenere lo stesso risultato nella modellazione.

    Questo tutorial è una piccola introduzione a questa tecnica, ma è possibile scaricare altre forme di pennelli per ottenere altri effetti sul prato da varie risorse gratuite. Un buon punto di partenza è Deviant Art dove i membri mettono a disposizione tantissime risorse gratis in questo senso: una piccola ricerca di “brushes” vi farà trovare tantissimi pennelli personalizzati, per migliorare l’aspetto finale del vostro render.

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    10 cose che (forse) non sapete di Sketchup

    Dopo aver parlato, nel precedente articolo, delle caratteristiche di base nascoste in Google Sketchup, vediamo ora una serie di funzioni più o meno avanzate che non tutti sanno essere presenti nel programma. Con questa lista vogliamo dimostrare, ancora una volta, che non bisognerebbe fermarsi alla prima impressione con il software di Google, ma imparare a conoscerlo prima di classificarlo come un programma “semplice”.

    1. Sketchup permette di realizzare fotoinserimenti fotografici.

    Forse una delle caratteristiche più nascoste del programma, eppure basta un comando veloce e si hanno a disposizione comandi intuitivi per sistemare la propria vista prospettiva in accordo con una foto scattata.
    Basta selezionare il comando “importa” dal menù file, importare una immagine e selezionare l’opzione: “Utilizza come nuova foto abbinata”. Si aprirà una interfaccia simile a quella che vedete nell’immagine sottostante, che vi permette di regolare gli assi prospettici, e la scala di proporzione. Fatto questo, importate oggetti dal Deposito di oggetti 3D di Google, oppure cominciate a modellare in un’altra scena, e tutte le modifiche saranno in accordo con la prospettiva impostata.

    2. E’ possibile modellare un oggetto correttamente, direttamente da una foto importata.

    Continuando con l’esempio dell’edificio precedente (il Padiglione dell’America Latina alla Mostra d’Oltremare a Napoli), una volta importata la foto, e impostata la corretta prospettiva, è possibile modellare su quella foto, per ottenere un modello 3D molto vicino all’oggetto reale, su cui è possibile “spalmare” le tessiture tratte proprio dalla foto, per aggiungere un ulteriore livello di realismo.

    3. E’ possibile animare un percorso

    Creando vari punti di vista fissi, grazie alla palette “Scene” che si attiva dal menù finestre, il programma poi passa da una scena all’altra animando il percorso. Da Finestre>”informazioni modello” poi è possibile modificare la durata del passaggio tra una vista e la successiva, permettendo di creare visualizzazioni più o meno fluide.

    4. Sezioni

    Lo strumento “Sezione” di Sketchup, permette di impostare spaccati ortogonali e assonometrici del modello realizzato, per modellare gli interni di un edificio, ad esempio, oppure per rappresentare l’interno di un progetto in maniera efficace e, perché no, accattivante. Non basta: intersecando il piano di sezione con il modello, si ottengono tagli obliqui sulle superfici. Ecco che lo strumento sezione diventa anche un grande alleato nella modellazione avanzata.

    5. Animare Sezioni e Ombre

    Nella palette “Scene” è possibile selezionare quali aspetti di una particolare vista saranno memorizzati e quindi verranno ripristinati quando si torna a tale vista. Ad esempio una vista può essere impostata senza ombre, oppure tra due viste posso impostare un orario differente per vedere come varia l’andamento dell’ombreggiatura, in base alle aperture inserite nel progetto.
    Se poi tra due scene diverse si attivano due piani di sezione diversi, si otterrà un piano di sezione animato che costruisce o cancella completamente il modello.

    6. Geo referenziamento

    Con Sketchup 7, è possibile ottenere il georeferenziamento del modello prodotto, inserendo la località  dove si sta lavorando. Questo permette poi di esportare il proprio progetto su Google Earth, ad esempio, oppure realizzare un corretto studio della luce solare, magari animando l’andamento delle ombre.
    Per trovare tutte le opzioni, aprite Finestre>Informazioni modello e spostatevi sulla scheda “Posizione”
    In più il georeferenziamento permette di inserire automaticamente il modello di un edificio esistente su Google Earth.

    7. Texture di un edificio da Google Maps

    Nascosta (in effetti fin troppo) nel menù contestuale di Sketchup, esiste una funzione potentissima che permette di realizzare un contesto urbano usando le foto dei palazzi di una strada, raccolte direttamente da Street View. In questo modo il progetto è inserito correttamente nell’ambiente cui è destinato, e si può controllare in tempo reale se i materiali scelti sono compatibili con il contesto.

    8. Schizzi a mano libera

    La finestra “Stili” nasconde molte più modalità di rappresentazione di quelle che pensate. Quando dovete fare una rapida rappresentazione di un modello, per dare un impatto particolare, questi stili sono molto utili.
    Provare per credere:

    9. Prove fisiche


    Non l’ho mai provato personalmente, perché nel mio lavoro non mi serve, ma esiste un plugin chiamato SketchyPhysics, che fa interagire gli oggetti di sketchup tra di loro, simulando la forza di gravità, e le collisioni tra elementi. In questo modo è possibile simulare la caduta di una palla lungo un percorso modellato, e tante altre cose.

    Se la cosa vi interessa, ecco i riferimenti che vi servono, e qualche filmato esplicativo, preso da youtube.

    http://code.google.com/p/sketchyphysics2/wiki/NewFeatures

    http://www.youtube.com/watch?v=pj5ctdJbqRk

    http://www.youtube.com/watch?v=xPznYr-QLtI

    10. Disegnare livelli di Videogiochi 3D


    Esiste un esportatore da Sketchup al gioco 3D “Left 4 Dead”. Con piccole accortezze, si può esportare un progetto da Sketchup e poi esplorarlo interattivamente in prima persona nell’ambiente di gioco.
    Per chi volesse approfondire l’argomento, ecco i riferimenti necessari:

    http://digitalurban.blogspot.com/2009/06/sketchup-import-into-left-4-dead-engine.html

    http://www.l4d.com/blog/post.php?id=2510


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    Video – Alleggerire i file di Sketchup – Seconda Parte

    Questo è un video di approfondimento su Sketchup, tratto dalle lezioni tenute da 3dita.

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    Uno dei più grandi limiti di SketchUp consiste nel fatto che i file prodotti sono spesso di grandi dimensioni, anche quando si lavora su progetti di medie dimensioni. Nella seconda parte di questo approfondimento, vi mostro quali accorgimenti si possono prendere nella modellazione, per tenere basso il peso del file di Sketchup.

    Per visualizzare il filmato è necessario avere Quicktime istallato sul proprio computer.

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    Video – Alleggerire i file di Sketchup – Prima Parte

    Questo è un video di approfondimento su Sketchup, tratto dalle lezioni tenute da 3dita.
    Scopri perché 3dita sceglie Sketchup per il suo lavoro
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    Uno dei più grandi limiti di SketchUp consiste nel fatto che i file prodotti sono spesso di grandi dimensioni, anche quando si lavora su progetti di medie dimensioni. In una serie di due video che pubblicherò a breve, voglio mostrarvi i settaggi e le tecniche più efficaci per tenere bassa la dimensione file della modellazione in Sketchup

    Per visualizzare il filmato è necessario avere Quicktime istallato sul proprio computer.

     

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